Nanak é il fondatore del Sikhismo. Nato a Talwandi riceve una rivelazione mentre fecce il bagno in un fiume. Scomparso per 4 giorni, i suoi famigliari e amici lo credevano morto. Tutti rimasero stupiti quando lo vederono apparire dicendo che Dio lo incarico di una missione religiosa. Dio le disse che siamo tutti uguali davanti a lui, non c’é ne musulmani, ne cristiani o indu.
Cresciuto in una famiglia Musulmana, Nanak credeva in un Dio unico e si opponeva al sistema della casta. Del l’Islam, presse l'idea che esiste un Dio unico pero senza nome e che non si puo identificare a una persona.
Al contrario del’Hinduismo, Dio appare in tutti gli elementi che hanno la vita (uomini, piante, animali...).
I precetti di Nakar furono accolti nel Adi-Granth. Per gli Sikh ha una significazione molto forte. Difatti, il Adi-Granth ha la stessa importanza per gli Shikh che il Corano per i musulmani.
Come la relgione musulmana, i credenti non possono bere alcool o fumare. Tutte le azioni realizzate dai credenti sono pacifiste e fatte nel’ idea che deve esistere la pace nel mondo.
Un periodo molto difficile per gli Sihk é stato quando i successori del guru Nanak si lasciarono influenzare dai politici minacciando i Moghul. I risultati di queste azioni sono stati terribili. Di fatti, dopo l’esecuzione del guru Tegh Bahadur nel 1975, suo figlio Gobind Singh, obbligo i credenti a difendere la loro religione con le armi instaurando un clima di violenza che non esisteva prima.
Un altro effetto di questa crisi é stato che gli Sihk dovevano tutti prendrere il nome de Singh che vuole dire leone e portare il turbante.
Oggi gli Sikhs si riconoscono perche portano il turbante. Devono anche eseguire le cinque “k” ; kesh per i capelli lunghi raccolti in un turbante, obbligatorio per gli uomini, kangha il pettine, simbolo di capelli raccolti e ordinati, kara un braccialetto di ferro segno di controllo morale e il ricordo di Dio, kacha che sono mutande o sottovesti di tipo allungato che rappresentano l’autocontrollo e la castità e kirpan una spada cerimoniale, simbolo religioso di fortezza e lotta contro l’ingiustizia.