L’afflusso dei commercianti indiani di cui numerosi sono jain, persi e ebrei, trasformo rapidamente Bombay, Madras e Calcutta in grandi citta e la societa si scopri dei talenti per la gestione a grande scala.

In cambio di pagamenti fissi fatti all’imperatore e ai sovrani locali, i rapresentanti della societa si incaricarono del recupero delle imposte. Con la nomina di funzionari ben pagati, i successori, Warrem Hastings e Lord Cornwallis, misero fine alla pratica che consisteva per i precettori di arricchire i loro stipendi con tangenti ottenute dai sovrani o da mercati passati per loro conto personale. Hastings poi Cornwallis furono eletti  come governatori generali e furono responsabili di tutto davanti al governo britannico. La Gran Bretagna iniziava a  considerare l’India con serieta.

Ma questa moralizzazione portava in essa dei problemi d’insoffisfazione. Gli indiani furono allontanati dai posti piu importanti  dell’amministrazione. Cornwallis considero che non offrivano ancora le garanzie morali richieste.

Clive a Calcutta servi da modello per le altre estensioni territoriali. Nel sud, Tipposo Sahib,  il sultano di Mysore, rappresentava una grave minaccia per Madras. Il governatore generale Arturo Wellesley, futuro duca di Wellington, si incarico di arrivare alla  fine cio che fece nel 1799.  Madras estese la sua sovranita sull’’interno.

Wellesley si  mise allora contro Mahratte i cui vari clan predominavano l’imperatore e una grande parte dell’India centrale. Dopo una o due vittorie brillanti, l'Orissa e altri territori passarono sotto il controllo dell’Inghilterra, ma Londra, considero che tanti talenti militari sarebbero meglio usati contro Napoleone, ricordo Wellesley.

Quando l’estensione territoriale non derivava dalla conquista, come avvenne nel Sind tolto ai principi baloutchistanesi del Penjab e del cachemire preso agli sikh, di Maharashtra e di Delhi al Mahratte e del Assam in Birmania , gli inglesi procedevano semplicimente a una anessione a nome dei principi di vacanza e della sovranita. Quando un monarca moriva senza lasciare un erede diretto, il suo stato passava alle mani inglesi. Se, dopo avvertimenti ripetuti, uno stato fosse giudicato colpevole di  pessima  gestione, semplicemente era allegato.

Scuole e universita furono aperte. Calcutta divento il focolare di una stampa vigorosa libera e la nuova capitale intellettuale dell’India.

Nel 1834, delle rupi il cui valore variava secondo le regioni furono colpite all’immagine dell’imperatore moghul che viveva allora di alimenti  dati dagli inglesi. L’anno successivo fu emesso una rupi avente lo stesso valore per tutto il paese, questa volta all’immagine del re d’Inghilterra.

Per guarantire il funzionamento dell’impero, gli inglesi migliorarono le strade ed introdussero la ferrovia, il telegrafo e il francobollo. Gli indiani conobbero soltanto la parte posteriore della rivoluzione industriale. Cosi, il loro cotone grezzo spedito a Manchester ritornava sotto forma di tessuto che era venduto ben piu conveniente di quello fatto dai loro artegiani.

Uomini di buona volonta, come il governatore generale William Bentick, operarono con missionari e riformatori indiani come Ram Mohan Roy per promulgare nel 1829 una legge ostacolando che le vedove pratichino il rito del sati (si bruciano quando muore il marito). Altre campagne furono condotte contro l’infanticidia praticato sulle ragazze , la schiavitu e il terrore che fecevano regnare bande di criminali di thug (fedeli di kali) e di dacoit (briganti) che giravano attraverso il paese dopo il licenziamento delle truppe mahratte.