Capitale culturale del Karnataka, Mysore e famosa per la produzione della seta, con il suo bosco di santal e i suoi incensi. Il suo nome proviene da “mahisuru”, luogo mitico in cui la dea Chamuindi uccise il demone Mahishasura.
Mysore fu la sede di numerose dinastie di principi.
A partire del 1399, la dinastia dei Wodeyar gestisce lo stato di Mysore e continuo di regnare fino all’indipendenza. Il principato di Mysore copri fino all’indipendenza un terzo dell’attuale Karnataka e la citta era allora la sede dei Maharaja.
Numerosi monumenti testimoniano ancora di questi regni successivi come ad esempio il famoso palazzo del Maharaja, palazzo fortificato che appare all’orizzonte della citta. Malgrado la sua distruzione a causa di un incendio nel 1897, e stato totalmente ricostruito nel 1912 da un archittetto inglese. L’interiore e pieno di colori, di specchi, di pavimenti in mosaico e di porte di legno scolpite. Il tutto e circondato da un’immenso giardino dove si trovano anche dei tempi indu.
Mysore e anche una citta rinomata per i suoi colori calorosi, il suo mercato e riempito di jasmino e di rose, d’incenso e di legno di santal.
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