L’antica arte indiana, dimostra una osservazione molto attenta nel ritratto degli animali mentre al Medioevo una schematizzazione volontaria appare.
Nella miniatura persiana gli animali sono trattati di un modo puramente decorativo, che siano animali selvaggi o domestici, gli artisti che hanno una predilezione per il cavallo lavorano soltanto sul resto della siluette con colori essendo puramente fantastici.
Nell’arte moghul, si trova la stessa fauna alla quale si aggiunge un elemento puramente indiano : l’elefante, rappresentato generalmente di profilo e di numerosi daini e scimmie.
Alla fine del regno di Akbar, l’arte animalista diventa sempre piu realistica. E facile rendersene conto fin dalla produzione del Babur Nameh di cui si attribuiscono alcune rappresentazioni animalesche al pennello di Mansur che diventara famoso sotto i regni di Jahangir. Richiese ai suoi artisti ritratti di animali che sono generalmente visti di profilo dai contorni netti al resto meticoloso dei dettagli (peli e piume). Nononstante queste diverse convenzioni, questi ritratti restano estremamente vivi e hanno il valore di una opera d’arte. Mansur e Manohar furuno i pittori animalisti piu famosi sotto Jahangir.
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